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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Cose strane della Bolivia #1

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Tipica doccia boliviana Primo elenco di “cose strane”, che ho visto in Bolivia.  La doccia con la resistenza elettrica In Bolivia pare le case non siano dotate di scaldabagno o di altri apparecchi per riscaldare l’acqua a fini di abluzioni igieniche. I soffioni delle docce dunque hanno collegati dei fili scoperti collegati ad essi (mi perdoneranno gli elettricisti per la spiegazione ma sono un umile umanista che non capisce nulla delle leggi di Ohm e affini). Il trucco per non perdere la vita è lavarsi ponendo il corpo al di sotto di un'immaginaria Linea Gotica tra il getto d'acqua e la tua testa.  L’acqua che però «es Coca Cola, senor» A La Paz l’acqua del rubinetto è meglio non berla. Le due marche più famose sono la Villa Santa (azienda boliviana) e Vital, questa è prodotta della Coca Cola. Quando vai a comprarla in una qualche “tienda”, il venditore tiene a specificare che quella che costa un boliviano di più è migliore perché «es Coca Cola senor». Come a dire: te sto a ven

Dodici anni di "Qalauma" in un paese ancora in difficoltà con l'amministrazione della giustizia

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La sede di "Qalauma" è nella città di Viacha. O meglio: nella comunità "Surusaya Suripanta", facente parte del comune di Viacha. Una sorta di frazione nel bel mezzo dell'altipiano a oltre 4.000 metri d'altezza. Per arrivarci ci si può affidare al minibus (un trasporto privato che funge da servizio pubblico del dipartimento di La Paz trasportando le persone in van da 8-10 posti) o al trasporto privato. Tertium non datur . Una volta abbandonata El Alto, c'è una sola strada che funge da collegamento con Viacha: quella che è chiamata "autostrada" in realtà è poco più che un rettilineo perpetuo asfaltato - più simile alle strade statali italiane che ad una autostrada vera e propria - che taglia metaforicamente l'altipiano e porta a Viacha, la città dei mattoni. L'unica fonte economica e di sostegno di Viacha è quella che viene dalla costruzione, produzione e distribuzione di materiale edile che serve a sé e all'immenso sviluppo disorgani

La Paz (prima parte)

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21 Agosto, ore 10:00. Ora locale, ovviamente. Sei ore in meno rispetto all'Italia. A La Paz, ma come in tutto il Sud America, è inverno. Siamo partiti da Roma con 30 gradi e siamo arrivati a El Alto, all'aeroporto internazionale di La Paz, con la metà dei gradi. L'aereo della compagnia di Stato "Boliviana de aviaciòn" (Boa) era un incrocio tra un EasyJet e un Ryanair di una decina di anni fa, probabilmente ne avrà avuti una ventina ma ci ha portati sani e salvi da Santa Cruz a La Paz. Arrivare in Bolivia non è semplicissimo: da Roma bisogna fare tappa a Madrid, da Madrid prendere un volo per Santa Cruz per arrivare a El Alto.  Volo cancellato Una volta approdati a Madrid ci arriva una bella (si fa per dire) mail in cui ci viene annunciata la cancellazione del volo della compagnia Amaszonas che ci avrebbe portato da Santa Cruz a La Paz. Andiamo a chiedere aiuto al personale di terra di Air Europa e ci dicono che sicuramente una volta arrivati lì ci avrebbero forni

Calcio on the rocks - il manifesto

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Si tratta del GM Championship, ovvero del campionato di calcio groenlandese. Dura poco più di un mese, ma le fasi finali durano solo pochi giorni. Si gioca solo in agosto, per ovvi motivi climatici. A differenza degli altri anni avrà luogo la sola competizione maschile. [Articolo pubblicato il 10/08/2023 sul quotidiano «il manifesto»] Il 19 agosto [2023] è stato fissato l’avvio della stagione ‘23/‘24 della Serie A italiana. Ma c’è un altro campionato che inizia nello stesso mese e termina un pugno di giorni prima. Ci vogliono cinque giorni in tutto perché le fasi finali comincino e finiscano: da oggi al 15 agosto. È il campionato della Groenlandia, il “GM championship 2023”, cioè la stagione calcistica dell’isola più grande e più a nord del mondo. A luglio sono terminate le fasi locali del torneo e, dopo qualche giorno di pausa ad inizio agosto, ha inizio oggi la seconda parte (la fase finale) del torneo: due gironi all’italiana con eliminazione diretta. Qualche dato Ad eccezione della

Una buona nascita parte da una buona informazione - Atlante Editoriale

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Ad inizio 2023 si è tornati a parlare di violenza ostetrica, soprattutto a causa di un fatto di cronaca avvenuto a Roma presso l’Ospedale “Sandro Pertini”: una donna di 29 anni, già ricoverata presso il medesimo nosocomio, si addormenta nella notte fra il 7 e l’8 gennaio mentre allatta il figlio appena nato dopo 17 ore di travaglio. Il bambino sarebbe morto il giorno successivo. «Più volte ho chiesto in reparto di essere aiutata - ha dichiarato dopo i fatti la donna al quotidiano «Il Messaggero» - perché non ce la facevo da sola e di portare per qualche ora il bambino al nido per permettermi di riposare, eppure mi è stato detto sempre di no». Donne lasciate sole senza avere possibilità di aiuto concreto da parte del personale medico. Eppure, partorire non dovrebbe rappresentare un’espressione di malattia quanto piuttosto un evento naturale a cui le donne potrebbero avvicinarvisi in maniera informata e consapevole. Tutto sta in una parola: “fisiologia”.  Ne abbiamo parlato con l’ostetr