La cartolina spedita dal Ministro prof. Giuseppe Valditara a tutti i docenti, supplenti o di ruolo, come augurio in vista delle Festività Natalizie. |
Non molti giorni fa, ogni insegnante della scuola pubblica ha ricevuto un messaggio di posta elettronica recante una cartolina di auguri trasmessa a nome del Ministro dell'Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara.
Dato che il Ministro si premura di ringraziare i docenti per il lavoro che svolgono quotidianamente, vorrei ricambiare i sentiti ringraziamenti a S.E. il Ministro del Mim prof. Valditara. Lo ringrazio perché ho appreso, grazie al nuovo sistema di reclutamento dei docenti, una nuova condizione sociale, psicologica, nonché esistenziale, propria di chi scrive e di tutti coloro che hanno preso parte all'ultimo concorso ordinario che sono stati esclusi (nonostante avessero raggiunto un punteggio non basso). Quale condizione? Quella di essere Aronne Piperno. L'aronnepipernismo è una nuova categoria antropologica e rappresenta una particolare condizione dell'animo. Sicuramente qualcuno ricorderà la scena del Marchese del Grillo. Un Marchese del Grillo stanco, dopo una nottata di scherzi e di bagordi, rientra in casa firmando (sommariamente e con superficialità) tutto quello che gli viene messo davanti agli occhi dal suo contabile personale. Lo stesso gli annuncia la presenza dell'ebanista Aronne Piperno, il quale chiedeva di essere regolarmente pagato a seguito di un lavoro di restauro chiesto dal Marchese stesso.
Non ripeterò le battute della scena perché sono stra famose. Mi soffermo, tuttavia, su un momento in particolare dello scambio fra i due. Il Marchese acconsente di far entrare Aronne Piperno ma Alberto Sordi (che nel film interpreta il nobile romano) vuole solo andare a dormire e non ha voglie di scocciature: decide, per puro sfizio, piglio e ribalderia, di non pagare il lavoro svolto dall'ebanista:
« [...] Marchese del Grillo: Aronne tu lavori bene...Ma sono sicuro di non essermi spiegato. Sarò, dunque, più chiaro. Un gran numero di insegnanti ha partecipato al concorso ordinario ma, date le regole prescritte dal bando, si è visto respinto all'uscio nonostante abbia superato scritto e orale. Bene, bravo: «mo poi rifà er concorso», parafrasando la battuta di Alberto Sordi. Se la cosa fosse successa poco più di un trentennio fa, lo scandalo sarebbe stato enorme. Eppure ci stiamo abituando a tutto. Sappiamo, però, grazie al Ministro, di essere tutti Aronne Piperno. Perlomeno: io ho inteso di esserlo a pieno titolo. Ho «il conticino» in tasca, lo porgo al Marchese ma lui lo strappa davanti ai miei occhi: addio soldi (e addio ruolo!). Grazie, dunque a S.E. Ministro dell'Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara, per avermi fatto scoprire di appartenere a questa nuova categoria antropologica.
Aronne Piperno: Grazie!
Marchese del Grillo: ...bella 'a boiserie, bello l'armadio, belle 'e cassapanche... bello, bello, bello tutto... bravo... grazie, adesso te ne poi pure annà.
Aronne Piperno: Non ho capito, Eccellenza.
Marchese del Grillo: Ah n'hai capito? Ho detto: adesso te ne poi annà!
Aronne Piperno: Me ne devo annà? Ma io c'avrei...
Marchese del Grillo: Che c'avresti?
Aronne Piperno: ...il conticino!
Marchese del Grillo: Ah c'hai er conticino? E dammelo sto conticino!
Aronne Piperno: Ecco...
Marchese del Grillo: Ecco er conticino! Ecco fatto! [il marchese del Grillo strappa il conto di Aronne Piperno]».
Contro la protervia della nobiltà, contro ogni ingiustizia: sempre viva Aronne Piperno! Aronnepiperni di tutto il mondo: uniamoci!
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