«La Groenlandia sta 'in alto a sinistra' sulla cartina del Mondo», prendendo in prestito l'espressione di Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif).
Bando alle ciance: sì, in Groenlandia si gioca a calcio e, anzi, il movimento calcistico (femminile e maschile) è decisamente in espansione, come il Socialismo nelle canzoni degli OfflagaDiscoPax. Si parla, ovviamente, di calcio a 11 e di una particolare declinazione dei mondiali di calcio: gli Islands Games.
Per approfondire sul calcio groenlandese, rimando a questo link di un articolo che ho scritto due anni fa per il blog di Fabio Belli (Storie Fuorigioco) in cui troverete tutto quello che vi potrà interessare. Sempre, e solo, se siete nicchisti come il sottoscritto o inattuali come Carlo Martinelli (giornalista dell'Adige).
Per approfondire sul calcio groenlandese, rimando a questo link di un articolo che ho scritto due anni fa per il blog di Fabio Belli (Storie Fuorigioco) in cui troverete tutto quello che vi potrà interessare. Sempre, e solo, se siete nicchisti come il sottoscritto o inattuali come Carlo Martinelli (giornalista dell'Adige).
Che cosa sono gli Islands games
I 'Giochi delle Isole' (conosciuti anche come NatWest Island Games per motivi di sponsorizzazione) sono un evento internazionale raggruppante più discipline sportive organizzato dall'International Island Games Association. Si tengono ogni due anni e l'edizione del 2017 s'è svolta a Gotland, un'isola "svedese" in mezzo al Mar Baltico fra il paese scandinavo prima citato e la Lettonia. L'edizione appena trascorsa ha visto circa 3000 concorrenti, provenienti da più di 20 isole del mondo, confrontatisi in 14 discipline sportive diverse.
L'edizione del 2011
È bene non perdersi troppo in chiacchiere ed arrivare subito al sodo: l'edizione del 2011 dei NatWest Islands Games è stata particolarmente interessante dal punto di vista della composizione del podio: 1° Åland, 2° Isola di Man, 3° Groenlandia.
Il terzo posto se lo aggiudicò la selezione femminile groenlandese di calcio, nello stupore (positivo) generale e nel puro sostegno di tutti gli spettatori che erano andati a godersi lo spettacolo della nazionale groenlandese giocare su un campo da calcio in erba. Le temperature rigide proprie della Groenlandia fanno sì che i campi siano praticamente solo di terra. Bagnata, asciutta, secca, terra-che-diventa-fango, ma comunque sempre terra; in alcuni casi anche neve (!) ma avviene raramente: si gioca all'aperto per soli tre mesi l'anno. Ultimamente, però, la federazione groenlandese di calcio si sta attrezzando per ammodernare i propri campi installandovi l'erba sintetica, uno di questi si trova nella capitale Nuuk (o Gothåb in danese).
L'unico gol groenlandese della semifinale con le Åland | © WightEye |
La prima partita è un disastro e le ladies of Manx rifilano 3 gol alle inuit, tuttavia le donne groenlandesi non si perdono d'animo e insaccano per 9 volte contro un'attonita Gibilterra il giorno successivo.
Una fase di gioco di Åland - Groenlandia | © WightEye |
Le nostre approdano alla semifinale contro la più forte compagine delle isole Åland; il risultato è decisamente negativo: 6-1 e Groenlandia abbattuta.
Karoline Malakiassen, l'autrice del gol in una foto dello scorso anno con la maglia del suo club l'A.T.A. della città di Tasiilaq. |
La finale per il terzo posto, però regala grandi soddisfazioni alle eschimesi: il gol della vittoria arriva al 75', firmato da Karoline Malakiassen, contro le Westerns Isles (Scozia), a causa di un portiere non propriamente nel ruolo.
La festa delle Groenlandesi è un tripudio di inadeguatezza ed estrema felicità (ben controllata) nel ricevere una medaglia da parte degli organizzatori della manifestazione, con i pochi - ma significativi - presenti che urlavano: «We love you Greenland, we do: oh, Greenland we love you», in piena tradizione british, anzi, wightish.
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