Se uno si prende la briga di scorrere con l'indice i nomi delle squadre partecipanti al girone F della Seconda Categoria Laziale, si ritroverà piacevolmente spiazzato nel leggere quello dell'Alba Roma 1907.
Un passato da onorare
Sì, perché l'Alba Roma è una di quelle squadre la cui storia si perde fra archivi polverosi e - quasi - leggende calcistiche. Qualche anno fa (precisamente sette!), insieme a Fabio Belli, sul «Nuovo Corriere Laziale» pubblicammo uno speciale sulla Roma del calcio dei primi del '900. Il suo articolo si intitolava: "Se la Roma del football fosse come Londra", prendendo in esame le maggiori squadre che esistevano allora e che, in un certo qual modo, hanno preso parte e condizionato la vita del calcio a Roma. Questa è la descrizione di Fabio riguardo l'Alba Roma:
È il 1907 quando nell’osteria di Umberto Farneti, nel cuore del quartiere Flaminio, si affollano i clienti per brindare a vino dei Castelli Romani: è nata l’Alba, che da piazzale Flaminio fino a Trastevere vuole regalare una grande squadra di football alla gente, per emulare Lazio e Virtus che si sfidano nei derby fin dal 1904. E proprio alle spalle del Lungotevere Flaminio, dove ora c’è il Maxxi e non molto lontano dall’Auditorium, c’era il campo di piazza Melozzo da Forlì dove le casacche bianche con banda orizzontale verde dell’Alba davano battaglia. E’ solo nel primo dopoguerra però che l’Alba riesce a raggiungere significativi risultati nel girone capitolino di Prima Divisione. Per ben tre volte consecutive tra il 1924 e il 1926 raggiunge la finalissima per il titolo di campione del Centro-Sud. Perde nel 1924 contro il Savoia, l’anno successivo batte l’Anconitana e si gioca lo scudetto contro il Bologna.
I felsinei vincono 4-0 allo “Sterlino” e passano 2-0 a Roma, aggiudicandosi il primo titolo della loro storia. Il bis nel 1926: l’Alba è campione centro-meridionale battendo l’Internaples, ma subisce nel doppio confronto con la Juventus per lo scudetto un bruciante 1-12. Le due finali tricolori si giocano allo Stadio Nazionale: nel frattempo l’Alba, dopo la fusione con l’Audace, si sposta al Motovelodromo Appio, e come Alba Audace partecipa al campionato di Divisione Nazionale 1926/27. Al momento della fusione nell’AS Roma, rappresenta con la Fortitudo l’anima popolare del club. Quella più aristocratica, saltata l’inclusione della Lazio nell’operazione, viene incarnata dal Roman, che offre al nuovo club un’organizzazione dirigenziale d’avanguardia. L’Alba offre invece alla nuova Roma un parco giocatori di assoluto rispetto, come Bianchi, Degni, Mattei, Fasanelli, Ziroli, Luduena e il portiere Ballante.
Per chi avesse tempo e voglia, a questo link Sostiene Piccinelli : La variegata galassia calcistica capitolina all’alba del XX secolo: 1907–1927 troverete anche l'articolo (fluviale, avverto) che ho scritto per quel numero del Corriere di cui l'edizione digitale sembra essere andata perduta.
La storia recente
Ecco: quella si interrompe bruscamente nel 1968. Gli anni della contestazione spazzano via il nome dell'Alba Roma, che pure era stata rifondata nel 1948 con il nome di AlbaTrastevere.
La Società Sportiva Trastevere sorgerà proprio da quell'Alba bianco-verde di cui aveva tratto il titolo sportivo. Un fatto più che ordinario nella storia recente del football (ancorché vagamente molto triste per fatti più che spiacevoli ad esso connessi).
La Società Sportiva Trastevere sorgerà proprio da quell'Alba bianco-verde di cui aveva tratto il titolo sportivo. Un fatto più che ordinario nella storia recente del football (ancorché vagamente molto triste per fatti più che spiacevoli ad esso connessi).
La ri-fondazione
La "nuova" Alba nasce il 24 giugno 2020. La squadra storica romana ripartiva dai campionati provinciali (giovanili) e dalla Terza Categoria e, addirittura, da una collaborazione con Aldair, così diceva Daniele Gabriele (uno dei tre ri-fondatori dell'Alba 1907) a «Il romanista»:
«Abbiamo raggiunto un accordo con Aldair, con la sua società Alda Roma, che ci darà una mano per quanto riguarda la scuola calcio. Aldair sarà il responsabile tecnico della scuola calcio».
Prima della stagione calcistica 22/23, l'Alba comincia a farsi largo (e tornare ad essere nota ai più, oltre i confini del GRA) con una pervasiva strategia di marketing: nuove maglie affidate a Ezetadesign, una maglia storica celebrativa e un'attenzione crescente che ha visto addirittura acquirenti oltreoceano interessarsi al kit da gioco della società biancoverde.
Nel comunicato della società di settembre [2022] si legge:
«Alla sede dell’Alba, una delle più antiche società della capitale, sono arrivate richieste da tutta Italia ma anche Europa, America Latina, Stati Uniti e Australia. Anche la As Roma ha voluto esporne una nella sua sala maglie di Trigoria, inserendo la maglietta all’interno del suo archivio storico. Per soddisfare tutti è stato creato l’Alba Roma 1907 Official Online Store che, grazie all’accordo con Sportuno, permetterà a chiunque di acquistare e ricevere a casa una delle quattro maglie prodotte».
Tutto è stato riprodotto in stile vintage: logo, colori, persino la lupa dal contorno dorato quasi sbiadito. C'è, poi, la questione del campo, che l'Alba rivendica attraverso un progetto.
Ma di questo, magari, sarebbe proficuo parlarne in seguito, magari a margine della partita di domenica 18.
Ma di questo, magari, sarebbe proficuo parlarne in seguito, magari a margine della partita di domenica 18.
Tutto bello, però...
Il fatto rilevante, tuttavia, è il seguente: mentre Messi e Griezmann si sfideranno per decidere quale delle due nazionali sarà la vincitrice del campionato mondiale di calcio più contestato e discusso degli ultimi dieci anni, l'Alba Roma 1907 verrà a giocare in casa della Borgata Gordiani.
S'è già capito qual è la partita più importante tra le due.
Ovviamente quella delle 15:00 al "Vittiglio".
Ovviamente quella delle 15:00 al "Vittiglio".
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