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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

«Fare il premier», qualsiasi cosa voglia dire

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È ricominciata la campagna elettorale. Lo si vede dalle roboanti ( vibranti  cit. Giorgio Napolitano) dichiarazioni vuote e senza senso provenienti dai cinque stelle, dalla Lega, dal PD e da Berlusconi. Luigi Di Maio, leader indiscusso, del Movimento 5 Stelle, nella giornata di ieri ha scritto un post sul «Blog delle Stelle» intitolato La volontà popolare sopra ogni cosa  che termina così : «Come abbiamo detto in campagna elettorale è finita l'epoca dei governi non votati da nessuno . Il premier deve essere espressione della volontà popolare. Il 17% degli italiani ha votato Salvini Premier, il 14 Tajani Premier, il 4 Meloni Premier. Oltre il 32% ha votato il MoVimento 5 Stelle e il sottoscritto come Premier. Non mi impunto per una questione personale, è una questione di credibilità della democrazia. È la volontà popolare quella che conta . Io farò di tutto affinché venga soddisfatta. Se qualche leader politico ha intenzione di tornare al passato creando governi istituzionali, tecni

Vabbè ma a te piace fa sta roba, no? - Discorsi da bar

  Dice: «Senti c'ho bisogno de ne mano, ce l'hai du minuti?» Dico: «Dimme» Dice: «Ho aperto da poco n profilo de  facebook  pe' lo studio de commercialista mio, però le persone che ce vanno e vedono quello che scrivo me dicono che n ce possono mette er  mipiace , che devo fa?» Dico: «Ma in realtà n'è successo niente de che: hai solo sbajato a fa n profilo ma dovevi creà na pagina. Tutto qua.» Dice: «E che differenza c'è?» Dico: «Col profilo è come se fossi na persona n carne e ossa: c'hai pure messo er nome e er cognome:  Studio commerciale   via..  come nome e  Dottor .. come cognome» Dice: «Aspè non t'ho capito» Dico: «Quando te sei collegato su Facebook, no?» Dice: «Eh» Dico: «C'era scritto da registratte, no?» Dice: «Eh, però a me sto fatto della pagina non me l'ha chiesto» Dico: «E mica è na persona, je lo devi dì te de creà na pagina» Dice: «Aaah, quindi je lo dovevo dì io» Dico: «Eh sì» Dice: «Aaah. Ma moo faresti te? Cioè me faresti na pagina

Una vita da Emma Bonino (feat. Lo Stato Sociale)

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E fai la radicale, la parlamentare, la pacifista,  ma vai in Kosovo in mimetica. Perché lo fai? E fai la democratica, la liberale, sei liberista ma hai compassione dei poveri. E fai la candidata,  l'extraparlamentare, prendi lo 0,1% ma sei Ministro lo stesso. Perché lo fai? Perché non te ne vai?   Unavitainvacanzaunavecchiacheballanientenuovocheavanza etc etc ..

Aputsiaq Birch nella "hall of fame" del calcio groenlandese

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  Il difensore centrale della B-67 entra, a pieno titolo, nella hall of fame della squadra e del calcio groenlandese. «Grande visione di gioco e controllo della palla, anche in situazoni di pressione», viene definito così dallo staff della B-67. Perché entra di diritto nella storia del club biancoblu? Perché ha raggiunto 148 partite in prima squadra fra il 2003 e il 2017, segnando 8 gol e diventando «uomo partita» per ben 10 volte. Per prima squadra, si intende, ovviamente quella di calcio a 11 outdoor dato che in Groenlandia si gioca indoor per quasi tutto l’anno praticando calcio a 11, a 5, handball (pallamano) e altri sport: solo per tre mesi l’anno il clima consente di disputare partite all’esterno e di imbastire il GM Championship, la massima (unica) serie groenlandese di calcio, precedentemente anche sponsorizzata dalla Coca-Cola. I campi da gioco sono tutti in terra battuta eccetto due, quello di Nuuk e uno a Qaqortoq, come descritto dal «Guardian» nel 2014: «

Tutte le giravolte di Lega e Movimento 5 Stelle su Euro e Europa: è iniziata la campagna acquisti. #famosevolébene

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È iniziata la campagna acquisti. Di qualsiasi colore sia il nascituro governo, i due attori principali (Salvini e Di Maio) hanno iniziato una propria, personalissima, campagna volta al famose volé bene nei confronti dei vertici europei. «Prenda me!», «No, prenda me!», sembra dicano Di Maio e Salvini su un immaginario palcoscenico di fronte ad una platea composta da un solo spettatore: Pierre Moscovici (Commissario europeo per gli affari economici e monetari) il quale prende appunti, silenziosamente. In effetti i due sono arrivati al culmine delle loro giravolte e tuffi carpiati su posizioni spinose come Europa, dunque vincoli europei, rapporto deficit-PIL; NATO, guerre imperialiste, immigrazione e quant'altro. I due hanno tenuto, ieri e oggi, una conferenza stampa con la stampa estera e sia uno che l'altro hanno pronunciato le seguenti dichiarazioni: Così Salvini (Ansa del 14/03/2018): «Tagliare le tasse porterà ad una riduzione del rapporto debito-pil e ad un aumento della ri

Ma sto governo? - Discorsi da bar

Dice: «Ma nsomma sto Governo?» Dico: «Eh, e che te devo dì. Boh. Gnaa ponno fa» Dice: «Vabbè ma magari er cinque stelle e 'r Pd je la fanno a mettese d'accordo dai» Dico: «Ma se se mettono d'accordo poi pare che j'hanno fatto la guera pe cinqu'anni ar Senato e alla Camera, no?» Dice: «Vabbè ma ce c'entra?» Dico: «Eh, dico, mettite nei panni de chi ha votato Di Maio» Dice: «Ma io nu l'ho votato» Dico: «È n'esempio. Te sto a dì, fai finta che te hai votato Di Maio, no?» Dice: «Eh» Dico: «Eh, se a te domani t'ariva Di Maio e te dice: "ao senti, domani famo l'accordo cor PD pe' governà sennò non se fa er Governo". Te che je diresti?» Dice: «Ce rimarei n po' male» Dico: «Te sto a dì» Dice: «Vabbè ma allora che deve fa?» Dico: «Ah boh. Non sarà na cosa facile» Dice: «Ma se se mettono d'accordo co Salvini almeno ce sta de bono che riescono a fa qualcosa così pe' st'immigrazione, così da nun esse popo 'nvasi» Dico: «Qual

Ma quale "altra Europa", «rinegoziare i trattati non è possibile». [E non sono io, un signor qualunque, a dirlo]

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«[…] Ovviamente le elezioni italiane rappresentano un ostacolo [come] il segnale del nazionalismo che avanza anche nei paesi che dovrebbero essere il cuore della costruzione comunitaria. Ciò detto, il pericolo per l’Italia , soprattutto nel momento in cui si apre una fase di incertezza e di instabilità che rischia di essere particolarmente lunga, è di essere messa ai margini dal dibattito sul futuro dell’Europa  che riguarda la ristrutturazione della zona euro, il bilancio pluriennale dell’Ue: questioni decisive che riguardano anche il futuro del nostro Paese.  C’è poi la possibilità che al Governo arrivi una forza come quella della Lega, Matteo Salvini ha confermato ieri come l’Euro sia destinato a finire o come il Movimento 5 Stelle , che ha attitudini molto ambigue rispetto alla moneta unica: ancora oggi si dice [dalle parti del Movimento n.d.r.] di voler ridiscutere i trattati . L’esperienza della Brexit e della [mancata? n.d.r.] Grexit insegna una cosa : l’UE è pronta a discute

L'evidente non voglia di vincere di tutti

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Abitare a Roma, viverne una parte della sua periferia (la più densamente abitata della Città), costituisce un osservatorio privilegiato per il "politicamente parlando" e fornisce degli spunti preziosi per capire come è andata questa campagna elettorale. Un metodo empirico senza dubbio, ma decisamente interessante da analizzare e prendere in considerazione. Vuoi o non vuoi, Roma è pur sempre la Capitale d'Italia e, dunque, una qual certa speculazione politica dagli ànditi delle sue periferie (e non solo) sono da tersi in considerazione nell'ambito di qualsiasi tornata elettorale. Le plance elettorali sono vuote: da quando sono state installate nessun bandone è stato preso d'assalto,  sebbene ci fosse una campagna elettorale non per le elezioni municipali, ma per le politiche e per le regionali. Dove c'è la ciccia , insomma. Gli assalti all'arma bianca dei bei tempi Ve lo ricordate Samuele Piccolo? Ecco. Chiudete gli occhi e fate finta di ritrovarvi per Vial

Emma Bonino, [il greco] e il latino.

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Negli ultimi giorni di campagna elettorale Emma Bonino, capo politico della lista radicale/democristiana (*) «+Europa», diceva così, invitata ad un convegno, riguardo il sistema scolastico italiano e l'insegnamento del latino: « La scuola deve preparare più e meglio al lavoro: va bene il boom del liceo classico, ma nei Paesi vicini alla piena occupazione come la Germania cercano più ingegneri e operai specializzati che non dei latinisti». Come a dire, va bene che vi mettete a studiare lingue morte, però capite bene che un latinista, un grecista o studiosi di queste altre materie umanistiche un po' inutili saranno disoccupati a vita: si deve preparare al lavoro mica alle filosofie. L'esempio che porta è quello della Germania, in cui si «cercano più ingegneri e operai specializzati più che latinisti». Anche se, a dire il vero, i più grandi grecisti (una lingua ancora più morta del latino, se vogliamo ragionare in termini boniniani) sono proprio tedeschi. Ma, vabbè, lasciamo