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Le foto dell'articolo sono state realizzate da © Elisa Vannucchi |
La domenica
della Borgata è condensata da una serie di avvenimenti e di
casualità che aleggiavano prima e durante la partita (come lo
Spirito
nella filosofia hegeliana) che
sarebbe bene trattare in questo nostro piccolo spazio digitale. La
partita si è disputata al campo della “Polisportiva De Rossi”,
nella domenica di Roma-Lazio.
Come a dire: «è impossibile che
dimentichiate l’esistenza del derby
di Serie A» e, in effetti, l’aria è metallica.
Afosa,
ma gonfia d’elettricità e di doppie aspettative: per la Borgata e
per il derby
serale, il cui fischio d’inizio sarebbe stato a ridosso del termine
della terza giornata del Girone F di Seconda Categoria.
Ma veniamo al dunque: tre
vittorie consecutive nelle prime tre giornate di campionato stanno a
significare che la Borgata ha raggiunto i 9 punti. Dunque, complice
la sconfitta della Fidelis in casa della Football United per due reti
a zero, la squadra di Villa Gordiani si trova in cima alla classifica
del suo girone.
Primo
tempo: Dr. Jekyll
La
prima frazione di gioco inizia da principio frizzante e piena di
iniziativa da entrambe le parti: Ciamarra al secondo minuto prova a
impensierire il portiere locale Pincelli senza riuscirci realmente,
così come due minuti dopo Di Stefano illude tutti con un tiro che si
spegne a lato della porta dei locali. Il Montedoro si organizza e
prova a rispondere ma la Borgata chiude bene gli spazi. La gara
sembra imboccare un lungo declivio fino alla mezz’ora quando gli
animi – calcisticamente, s’intende – iniziano a mostrarsi molto
più accesi: Poma salva il risultato più volte, intercettando
palloni che lo mettono a dura prova in più d’un’occasione. Il
Montedoro prova ad allungare e lo fa cogliendo le iniziative di
Cortazzo e Bercolli, tanto da palla inattiva quanto costruendo
l’azione.
Il
ribaltamento di fronte arriva al 30’: rinvio di Poma che imbecca
magnificamente Ciamarra.
Il pallone spiove precisamente là
dove avrebbe dovuto, e dove il centravanti avrebbe voluto che fosse:
Ciamarra non deve far altro che liberarsi di un difensore e
trafiggere il portiere.
Il
rinvio-cross di Poma è sembrato essere uno di quei momenti in cui
Football Manager è diventato realtà: eppure è andata davvero così!
La
Borgata, ad ogni modo, non sembra essere troppo “in palla”: nei
primi quaranta minuti di gioco Mascioli sembra affaticato e il carico
di lavoro per Di Stefano e Piccardi è molto più ingente del
normale. Lo dimostra il fatto che, a gol segnato, la squadra sembra
adagiarsi: gli arancioneri locali si fanno sotto più volte e al 45’
arriva l’occasione più grande per i padroni di casa: percussione
di Capuana che coglie di sorpresa la difesa granata, passaggio al
centro dell’area per Corica a Poma (praticamente) battuto, ma il
numero 7 locale tira troppo forte e il pallone vola ben oltre la
traversa.
Un
brivido, una scossa elettrica che ha fatto capire agli undici di
Mister Amico quanto fosse importante la concentrazione: abbandonarla,
seppur per una manciata di minuti, risulta sempre fatale. In questo
caso specifico, potenzialmente
fatale.
Secondo
tempo: Mr. Hyde
“Montedoro
– Borgata” comincia realmente, va detto, solamente nella seconda
frazione di gioco: lo spettacolo messo in scena dai ventidue presenti
nel rettangolo di gioco è completamente diverso da quello offerto
prima del duplice fischio arbitrale.
Nei
primi dieci minuti c’è tanto Montedoro e tanta Borgata: al 1’ è
ancora Di Stefano a farsi vedere dalle parti di Pincelli, così come
Mascioli tenta una delle sue punizioni che l’estremo difensore
locale respinge di pugno.
Arriva
lo squillo che, forse, era necessario per gli undici granata: al 9’
della ripresa Andrea Carboni insacca per gli arancioneri e riporta la
partita in parità.
Si
entra, da questo momento in poi, nel vivo della gara ma solo al
quarto d’ora (precisamente al 16’) la partita subisce una brusca
svolta in favore della Borgata: Ciamarra, lanciato verso la porta del
Montedoro, viene atterrato in area e l’arbitro Borra non ha dubbi.
Calcio di rigore.
Mascioli
trasforma il tiro dagli undici metri: 1-2, punteggio di nuovo in
favore dei gordiani.
Se
la partita ha rappresentato una doppia faccia e una doppia realtà a
sé stante, la medesima cosa si può dire per quel che riguarda la
prestazione di Mascioli: rientra in campo e gioca come sa e come
(forse) avrebbe voluto nel primo tempo; l’attacco ospite ne
guadagna infinitamente in termini di profondità e di coordinamento
del reparto d’attacco.
Tre
minuti dopo Di Stefano, che cercava il gol dal secondo minuto del
primo tempo, triplica il conto: è 1-3.
Saltano
gli schemi
La
Borgata continua a premere con Piccardi e Di Stefano che sembrano
instancabili, pungendo e risultando velenosissimi nei confronti della
difesa locale: entrambe le squadre hanno alzato il proprio baricentro
ma, forse, il Montedoro risulta più scoperto della Borgata e il
triumvirato d’attacco ospite prova a farla da padrone nella metà
campo avversaria.
Felicità
e consapevolezza della realizzazione del risultato danno alla testa i
gordiani:
dopo la mezz’ora della ripresa si esaurisce la spinta propulsiva
della Borgata ed è il Montedoro ad attaccare.
Gli
arancioneri locali ci provano in tutti i modi ma vuoi per la
malasorte, vuoi per Poma che riesce ad arrivare su qualsiasi pallone,
vuoi perché – in un modo o nell’altro – la difesa ospite
riesce sempre a metterci “una pezza”, il pallone non entra.
L’assedio
del Montedoro dura 7 minuti dal 35’ al 42’ ma, alla fine, le
forze vengono meno e la partita finisce sull’1-3 per la Borgata
Gordiani, nel tripudio generale tra panchina, undici in campo e
tifosi sui gradoni.
Consuetudini
di inizio del campionato con una sconfitta lasciate alle spalle
proprio alla prima giornata; nuovi moduli che si consolidano
piuttosto bene alla realtà della squadra; nuova consapevolezza che
sì, c’è da lavorare per affermarsi. Ma, come dire: le premesse ci
sono tutte.
Il
tabellino della terza giornata di campionato | Seconda Categoria
Laziale | Girone F
MONTEDORO
CALCIO – BORGATA GORDIANI 1-3
MARCATORI:
30’ pt Ciamarra (BG), 9’st Carboni A. (M), Rig. 17’st Mascioli
M. (BG), 20’st Di Stefano (BG)
MONTEDORO
CALCIO:
Pincelli, Puccia, Abbafati, Tronci (D’Acuti), Del Forno (23’st
Falanga), De Paoli (Scaramastra), Capuana (Buonacucina), Collari,
Cortazzo, Bercolli (Carboni A.), Corica PANCHINA:
Murgese, Paccione, Carboni L., Perri ALLENATORE:
Arnaldo De Cresce (*)
BORGATA
GORDIANI:
Poma, Chieffo (11’st Capuzzolo), Segatori (42’pt Mascioli F.),
Alfonsini (15’st Brugnoli), Mascelloni, Zagabria, Di Stefano (26’
st Michelangeli), Cassatella, Ciamarra, Mascioli M., Piccardi (35’st
Proietti) PANCHINA:
Barsotti, Corciulo, Chiarella, Belardi. ALLENATORE:
Fabrizio Amico
ARBITRO:
Isacco Borra (Roma 2)
NOTE:
Recupero:
3’pt – 4’st. Ammonizioni
44’pt Mascioli F. (BG), 7’st Collari (M).
(*) Piccola
nota a margine sul tabellino. Il sole accecante, che stava
tramontando, fendeva la retina e tutto il comparto visivo dei
presenti al campo di Via di Vigna Fabbri. Se la ricostruzione delle
sostituzioni per la Borgata è stata piuttosto facile, per la squadra
padrona di casa non è stato così immediata e ha presentato un po’
più di difficoltà. Si chiede scusa al Montedoro per non aver
riportato con accuratezza le sostituzioni.