Come a dire: «è impossibile che dimentichiate l’esistenza del derby di Serie A» e, in effetti, l’aria è metallica.
Afosa, ma gonfia d’elettricità e di doppie aspettative: per la Borgata e per il derby serale, il cui fischio d’inizio sarebbe stato a ridosso del termine della terza giornata del Girone F di Seconda Categoria.
Ma veniamo al dunque: tre vittorie consecutive nelle prime tre giornate di campionato stanno a significare che la Borgata ha raggiunto i 9 punti. Dunque, complice la sconfitta della Fidelis in casa della Football United per due reti a zero, la squadra di Villa Gordiani si trova in cima alla classifica del suo girone.
Primo tempo: Dr. Jekyll
La prima frazione di gioco inizia da principio frizzante e piena di iniziativa da entrambe le parti: Ciamarra al secondo minuto prova a impensierire il portiere locale Pincelli senza riuscirci realmente, così come due minuti dopo Di Stefano illude tutti con un tiro che si spegne a lato della porta dei locali. Il Montedoro si organizza e prova a rispondere ma la Borgata chiude bene gli spazi. La gara sembra imboccare un lungo declivio fino alla mezz’ora quando gli animi – calcisticamente, s’intende – iniziano a mostrarsi molto più accesi: Poma salva il risultato più volte, intercettando palloni che lo mettono a dura prova in più d’un’occasione. Il Montedoro prova ad allungare e lo fa cogliendo le iniziative di Cortazzo e Bercolli, tanto da palla inattiva quanto costruendo l’azione.
Il
ribaltamento di fronte arriva al 30’: rinvio di Poma che imbecca
magnificamente Ciamarra.
Il pallone spiove precisamente là
dove avrebbe dovuto, e dove il centravanti avrebbe voluto che fosse:
Ciamarra non deve far altro che liberarsi di un difensore e
trafiggere il portiere.
Il rinvio-cross di Poma è sembrato essere uno di quei momenti in cui Football Manager è diventato realtà: eppure è andata davvero così!
La Borgata, ad ogni modo, non sembra essere troppo “in palla”: nei primi quaranta minuti di gioco Mascioli sembra affaticato e il carico di lavoro per Di Stefano e Piccardi è molto più ingente del normale. Lo dimostra il fatto che, a gol segnato, la squadra sembra adagiarsi: gli arancioneri locali si fanno sotto più volte e al 45’ arriva l’occasione più grande per i padroni di casa: percussione di Capuana che coglie di sorpresa la difesa granata, passaggio al centro dell’area per Corica a Poma (praticamente) battuto, ma il numero 7 locale tira troppo forte e il pallone vola ben oltre la traversa.
Un brivido, una scossa elettrica che ha fatto capire agli undici di Mister Amico quanto fosse importante la concentrazione: abbandonarla, seppur per una manciata di minuti, risulta sempre fatale. In questo caso specifico, potenzialmente fatale.
Secondo tempo: Mr. Hyde
“Montedoro – Borgata” comincia realmente, va detto, solamente nella seconda frazione di gioco: lo spettacolo messo in scena dai ventidue presenti nel rettangolo di gioco è completamente diverso da quello offerto prima del duplice fischio arbitrale.
Nei primi dieci minuti c’è tanto Montedoro e tanta Borgata: al 1’ è ancora Di Stefano a farsi vedere dalle parti di Pincelli, così come Mascioli tenta una delle sue punizioni che l’estremo difensore locale respinge di pugno.
Arriva lo squillo che, forse, era necessario per gli undici granata: al 9’ della ripresa Andrea Carboni insacca per gli arancioneri e riporta la partita in parità.
Si entra, da questo momento in poi, nel vivo della gara ma solo al quarto d’ora (precisamente al 16’) la partita subisce una brusca svolta in favore della Borgata: Ciamarra, lanciato verso la porta del Montedoro, viene atterrato in area e l’arbitro Borra non ha dubbi. Calcio di rigore.
Mascioli trasforma il tiro dagli undici metri: 1-2, punteggio di nuovo in favore dei gordiani.
Tre minuti dopo Di Stefano, che cercava il gol dal secondo minuto del primo tempo, triplica il conto: è 1-3.
Saltano gli schemi
La Borgata continua a premere con Piccardi e Di Stefano che sembrano instancabili, pungendo e risultando velenosissimi nei confronti della difesa locale: entrambe le squadre hanno alzato il proprio baricentro ma, forse, il Montedoro risulta più scoperto della Borgata e il triumvirato d’attacco ospite prova a farla da padrone nella metà campo avversaria.
Felicità e consapevolezza della realizzazione del risultato danno alla testa i gordiani: dopo la mezz’ora della ripresa si esaurisce la spinta propulsiva della Borgata ed è il Montedoro ad attaccare.
Gli arancioneri locali ci provano in tutti i modi ma vuoi per la malasorte, vuoi per Poma che riesce ad arrivare su qualsiasi pallone, vuoi perché – in un modo o nell’altro – la difesa ospite riesce sempre a metterci “una pezza”, il pallone non entra.
L’assedio del Montedoro dura 7 minuti dal 35’ al 42’ ma, alla fine, le forze vengono meno e la partita finisce sull’1-3 per la Borgata Gordiani, nel tripudio generale tra panchina, undici in campo e tifosi sui gradoni.
Consuetudini di inizio del campionato con una sconfitta lasciate alle spalle proprio alla prima giornata; nuovi moduli che si consolidano piuttosto bene alla realtà della squadra; nuova consapevolezza che sì, c’è da lavorare per affermarsi. Ma, come dire: le premesse ci sono tutte.
Il
tabellino della terza giornata di campionato | Seconda Categoria
Laziale | Girone F
MONTEDORO CALCIO – BORGATA GORDIANI 1-3
MARCATORI:
30’ pt Ciamarra (BG), 9’st Carboni A. (M), Rig. 17’st Mascioli
M. (BG), 20’st Di Stefano (BG)
MONTEDORO
CALCIO:
Pincelli, Puccia, Abbafati, Tronci (D’Acuti), Del Forno (23’st
Falanga), De Paoli (Scaramastra), Capuana (Buonacucina), Collari,
Cortazzo, Bercolli (Carboni A.), Corica PANCHINA:
Murgese, Paccione, Carboni L., Perri ALLENATORE:
Arnaldo De Cresce (*)
BORGATA
GORDIANI:
Poma, Chieffo (11’st Capuzzolo), Segatori (42’pt Mascioli F.),
Alfonsini (15’st Brugnoli), Mascelloni, Zagabria, Di Stefano (26’
st Michelangeli), Cassatella, Ciamarra, Mascioli M., Piccardi (35’st
Proietti) PANCHINA:
Barsotti, Corciulo, Chiarella, Belardi. ALLENATORE:
Fabrizio Amico
ARBITRO:
Isacco Borra (Roma 2)
NOTE: Recupero: 3’pt – 4’st. Ammonizioni 44’pt Mascioli F. (BG), 7’st Collari (M).
(*) Piccola nota a margine sul tabellino. Il sole accecante, che stava tramontando, fendeva la retina e tutto il comparto visivo dei presenti al campo di Via di Vigna Fabbri. Se la ricostruzione delle sostituzioni per la Borgata è stata piuttosto facile, per la squadra padrona di casa non è stato così immediata e ha presentato un po’ più di difficoltà. Si chiede scusa al Montedoro per non aver riportato con accuratezza le sostituzioni.
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