Bestiale domenica: non basta la volontà a sconfigger la "malasorte"

Foto di Federico Nutricato
 

Non è facile raccontare questa domenica di fine marzo in cui la Borgata ha disputato la gara di ritorno contro l'Undici Calcio: spesso il modo migliore per ricostruire qualcosa che prende una piega diversa da quel che si stava prospettando in corso d'opera, val la pena prenderla dalla fine. Partire a raccontare da com'è finita, in buona sostanza. La domenica della Borgata inizia e finisce allo stesso modo: ricordando il compagno Dorno dell'Atletico San Lorenzo: prima del calcio d'inizio con un minuto di silenzio, con una foto assieme all'Under17 dell'Atletico (insieme ai cori dei tifosi) prima di salutare la squadra granata.

Capitan Zannini è visibilmente provato da una partita in cui ha dato tutto e di più: lo sguardo è penetrante e lascia trasparire molta tristezza e infinito rammarico, così come molta rabbia. «Ce l'hanno presa per due falli...», mormora, rimuginando, Zannini, mentre protende il corpo all'indietro e rivolge i palmi verso l'alto in segno di resa. Ci pensano i tifosi e mister Amico a ritirarlo su: gli mette una mano sulla spalla e si torna dentro gli spogliatoi. E sì che oggi le premesse per l'aprioristica disfatta c'erano tutte: confronto con la capolista, partita d'andata persa per 3 reti a 1, distacco in classifica (tutt'ora) consistente (22 punti), rosa corta contro compagine ospite che riesce a convocare venti uomini in lista. L'Undici Calcio, poi, detiene uno dei primati del Girone E della Seconda Categoria laziale: dodici partite senza sconfitte. Poco altro da dire: sulla carta, numeri alla mano, una partita complicatissima.

Affidarsi, però, solo ai numeri e alle statistiche non sempre porta ad una lettura complessiva delle cose: la Borgata ha fatto “la linguaccia” ai mostri che le stavano col fiato sul collo e ha imparato a scrollarsi di dosso la paura dimostrando – fin dal primo istante della partita – di non essere scesa nel rettangolo verde per lasciare tutto in mano alla squadra ospite. La Borgata ha imparato a soffrire e a gestire le situazioni di difficoltà: come tutte le cose in divenire, anche la squadra ha bisogno di tornare a crescere insieme ed è questo quel che ha mostrato per tutta la prima frazione di gioco.

Il primo tempo si apre con ritmi alti e serrati: l’Undici pressa la Borgata che inizia dal principio a mostrare segni di evidente sofferenza, priva ne è la punizione di Di Sabatino (U) terminata sulla traversa della porta difesa da Poma al 9’ del primo tempo. Gli ospiti tentano di imporre il proprio gioco e di imprimere alla gara un senso che non sia favorevole ai granata: i binari devono essere quelli giusti, dal punto di vista della squadra diretta da mister Giuseppucci, non quelli della squadra avversaria di mister Amico (che oggi figurava anche tra gli elementi a disposizione della squadra).

La squadra ospite vuole aprire subito le danze e fare in modo di orchestrare tanto il ritmo quanto cadenzando accenti e variazioni su tema: i biancoblu puntano al gol che pieghi la testa e la psiche dell’avversario granata. Per sfortuna di mister Giuseppucci, a difendere i pali c’è il “solito” Poma che al 22’ salva il risultato con un gran gesto atletico. Le occasioni dell’Undici Calcio, tuttavia, ci sono e tentano sempre di pungere velenosamente: al 25’ è Vespa a farsi vedere nell’area granata: tenta l’imbucata, eludendo la difesa locale, ma il tiro finisce ben alto sopra la traversa; al 38’ è la punizione di Di Sabatino ad impensierire i locali tanto che un colpo di testa di un difensore granata stava per trafiggere Poma che, reattivo, devia immantinente in corner. Vespa è la spina nel fianco della Borgata, limitatamente alla prima frazione di gioco: in situazioni di pericolo si impara subito dai propri errori e, una volta tornati in campo per la seconda frazione di gioco, le incursioni della mezzala avversaria verranno arginate. Quasi allo scadere del primo tempo, arriva il gol avversario: azione rocambolesca in area locale, Bianchi (U) ne approfitta per superare un difensore e trafiggere Poma con un pallonetto. La direzione arbitrale ha dimostrato di non essere impeccabile – eufemisticamente parlando – proprio a partire da quest’episodio per cui capitan Zannini verrà ammonito a causa delle sue rimostranze con il signor Mariano della sezione di Roma2.

Nella ripresa la Borgata scende in campo con la volontà di livellare nuovamente il risultato: all’8’ è Zannini che tenta l’incornata su punizione di Mascioli: l’estremo difensore Falconi è reattivo e blocca in due tempi. Il capitano se la prende con la rete del campo: è la grinta necessaria per poter ripartire scaricando la tensione negativa a seguito della mancata concretizzazione dell’azione. Al quarto d’ora, però, sembra che la Borgata abbia già esaurito la propria spinta propulsiva: l’Undici si chiude e, col passare dei minuti, sembra che voglia semplicemente portare a casa la partita. “Campo ostico, quello della Borgata, tanto vale chiudere qui”, avranno pensato i biancoblu. Lanci lunghi, le cosiddette “pallonate”, perdite di tempo e atteggiamenti indisponenti che irretiscono i giocatori della Borgata.

Gli undici granata, inizialmente, cadono nella trappola tesa dall’Undici, poi iniziano a reagire più concretamente e cominciano a creare occasioni: Mascioli calcia un’altra punizione ma è copia conforme con quella della prima frazione di gioco e non va a segno. Il 10 si dispera: non ci sta, ma il suo momento è nell’aria. Al 26’ è Capostagno a provare il tiro da fuori area: fuori dallo specchio della porta anche quello. La buona sorte sembra aver abbandonato gli uomini di mister Amico il quale, una volta espulso dal campo, trascorre il resto della partita a cantare e ad incitare i suoi da fuori: animo ultras, verrebbe da dire. Il minuto successivo (27’) è ancora Mascioli, imbeccato da Rufini, a farsi vedere dalle parti di Falconi ma, ancora una volta, la sortita è senza successo. Il pareggio è evidente che sta per arrivare e giunge nemmeno un pugno di minuti dopo su punizione a seguito del fallo da ultimo uomo di Boccia (U) al 30’: rosso diretto. Su punizione Mascioli insacca e il muro granata viene giù nella felicità incontenibile. La partita è ripresa e ora c’è da gestire la nuova situazione di superiorità numerica: i granata premono ma non così tanto come vorrebbero, complice una direzione arbitrale generosa nell’applicazione manualistica della norma, non sempre a fuoco nel vedere e valutare quel che accade in campo.

Lo spazio lasciato ad Innocenzi (U) è il preludio della beffa che aleggia su Via Verrio Flacco: nei minuti finali saltano tutti gli schemi e le due squadre si affrontano all’arma bianca. Fioccano cartellini, volano palloni da una parte all’altra del rettangolo verde. Il 2 ospite cerca di impensierire la difesa granata riuscendoci ma non pesca quasi mai i suoi in posizione buona. Al 48’, però, la partita finisce davvero: De Cicco trafigge Poma con un gran tiro dai 25 metri. Si toglie la maglietta, corre incontro ai suoi e lancia un urlo contro il muro granata. Come a dire “dovevate fare i conti con me”. Non un gran gesto, ma la conseguenza è che la partita si surriscalda a tal punto che il direttore di gara fischia la fine anzitempo, non prima di espellere il dirigente accompagnatore della Borgata.

Termina così una partita dura e prodiga di emozioni che la Borgata stava per riprendere completamente in mano dimostrando maturità e grande forza di volontà, schiaffeggiando – metaforicamente s’intende – tutte le statistiche e i numeri avversi alla vigilia dello scontro con la capolista. Ma tant’è: per ogni volontà enorme, c’è una malasorte sull’uscio che mette il piede tra lo stipite basso e la porta così da interrompere ogni positività. Parafrasando la celebre pellicola “Via col vento”: «domani è un altro giorno».

Il tabellino della diciottesima giornata | Campionato di Seconda Categoria Girone E

BORGATA GORDIANI - UNDICI CALCIO 1-2 MARCATORI: 43’pt Bianchi (U); 33’st Mascioli (BG); De Cicco (U)

BORGATA GORDIANI: Poma, Zagaria, Piccardi, Capostagno (Schiaroli), Brigazzi, Zannini, Proietti (22'st Rufini), Cassatella, Ciamarra, Mascioli, Michelangeli PANCHINA: Casavecchia, Palma, Segatori, Amico (ALL.), Cicolò. UNDICI CALCIO: Falconi, Innocenzi, Cipolloni, Credico, Boccia, Muccigrosso (37'st Santini), Vespa, Tossici (13'st Mazzulli), De Cicco, Di Sabatino (35'st Santantonio), Bianchi (23'st Palmieri) PANCHINA: Montagna, Bruno, Marocco, Angelini, Saltarella ALLENATORE: Giuseppucci ARBITRO: Mariano (Roma2) NOTE: ESPULSI mister Amico al 44’pt (BG), Boccia (U) al 30'st; Espulsi anche il dirigente accompagnatore della Borgata Gordiani e allontanato dalla panchina un giocatore della squadra ospite di cui non s'è riuscito a leggere il numero in quanto aveva indosso il fratino arancione sopra la divisa. AMMONITI: 11'pt Credico (U), 31'pt Brigazzi (BG), 34'pt Cipolloni (U), 43'pt Zannini (BG), 17’st Mazzulli (U), 18'st Di Sabatino, 20' st Proietti (BG), 33'st Mascioli (BG), 47'st Capostagno (BG).

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