Brasile: Paese spaccato dalle presidenziali, la mappa di «Le Monde»


La sua vittoria conferma la svolta a destra in tutto il Sud America: avendo ottenuto il 55,1% dei 104,8 milioni di voti in palio, Jair Bolsonaro è stato eletto Presidente del Brasile domenica 28 ottobre 2018. Il candidato di estrema destra si trova a capo di un Paese profondamente diviso dalla politica, a trent’anni dal ritorno della democrazia.

Tutto il sud e l’ovest del paese, parte del Brasile con un reddito pro capite più elevato e una densità abitativa inferiore, ha votato a favore del candidato di estrema destra [le parti in blu della mappa].
Si noti, a riguardo, il risultato negli Stati occidentali della Rondoina e del Mato Grosso, principali aree di deforestazione del paese. Dato ancora più vero e confermato nel sud-est del Paese, negli stati di Rio de Janeiro, San Paolo, Espirito Santo e Minas Gerais: questi quattro stati producono circa il 60% del PIL del Brasile e sono popolati prevalentemente da bianchi, che rappresentano il 55% della popolazione, stando al censimento dell 2010, poco più della media del 47% del Brasile nel suo complesso.

La parte nord-orientale del paese, l’area con il PIL pro capite più basso e a media densità abitativa, ha votato più ampiamente a favore del candidato del Partito dei lavoratori, Fernando Haddadad [le parti in rosso della mappa]. Questa regione ha anche la particolarità di essere abitata dal più basso numero di discendenti di coloni europei e detiene la più alta percentuale di discendenti di schiavi africani.

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