Lunedì 15 nella Regione Lazio tornerà la zona rossa. Scuole chiuse.
Gli incentivi per l'istruzione sono quelli destinati - e concepiti - per la digitalizzazione e per colmare il digital divde presente. Connessioni e computer, lavagne multimediali e "imprenditorialità", quando i problemi di edilizia scolastica la fanno da padrone in più della metà dei plessi. Almeno a Roma.
Chiudono tutte le attività non produttive.
Perché, in fondo, è così: la scuola non produce reddito, non è un'azienda, è il parcheggio di persone a basso reddito. Chi può, manda i figli in posti diversi. Certo, anche loro a distanza, ma tutta un'altra storia: il futuro è già segnato.
Per la scuola, insomma, il classico passato remoto del verbo "masticare", così come ci chiedeva di coniugarlo l'amichetto stronzo delle elementari: "mi dici il passato remoto di masticare" e tu, ingenuo "masticai". Il ghigno di lui si alza pervicacemente, ti guarda bieco: "masticazzi".
Masticazzi.
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