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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Dichiarazioni infelici: «una spada!»

Tra le dichiarazioni più infelici del Millennio, c'è quella di Fabio Rampelli (in quota Fratelli d'Italia) a margine del ballottaggio di Ostia. L'uomo dice, in sostanza, che il Movimento 5 Stelle è andato bene: «una spada!» , ironizzando sul cognome del clan noto ai più a seguito dei recenti fatti di cronaca, insinuando che il M5S avesse beneficiato dei voti del clan nella giornata di ieri. Vorrei scrivere qualcosa in più a riguardo, considerazioni che ora vagano nel mare del brainstorming , ma per il momento meglio tacere. Forse tra un po', su Pressenza .  Che poi, Rampelli e i cugini di Francia , farebbero bene a tacere: Tor Bella Monaca parla da sé, la chiusura della campagna elettorale a via dell'Archeologia, anche. 

Le lacrime di coccodrillo dell'Italia

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C'è chi si lamenta, anche molto, per l'uscita dell'Italia dai Mondiali. Dicono che avrebbero meritato, che la nazionale aveva dato tutto in questa partita, che avevano voglia di vincere.  Una sola cosa è sufficiente a far luce, oggettivamente, su tutte e tre le giuste motivazioni che portano costoro. È vero: l'Italia ha dato tutto, ha giocato da sola nella metà campo svedese. Ma, c'è un ma .  Il 'compagno idiota' Chi non sta più al liceo si ricorderà le interrogazioni di latino e greco. Si ricorderà, sono sicuro, dei compagni costantemente impreparati nel corso dell'anno che tentavano disperatamente di dare il massimo all'ultima interrogazione in pieno giugno: mentre tutti preparavano i gavettoni, c'era lui, il tizio che prendeva sempre 3, che stava sui libri.  Lui, che aveva fatto i gavettoni tutto l'anno, era costretto ad apprendere l'intero programma in manco 48 ore.  Il discorso che faceva,  più o meno , era:   «Vabbè, io a chimica fa

Qualcuno ha davvero chiesto a Pochesci cosa pensasse riguardo la Nazionale?

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In rete è diventato virale un video del Pocheschi-Nazionale in cui, con fare da übermensch , si diletta in argomentazioni che vanno rubricate nella massima in voga nelle banlieu  romane di chi mena pe primo mena du vorte . Dice: « nun semo più boni a menà », «semo diventati parolini» , «ce menano e piagnemo» ,  «ne'e primavere ci sSanno tutti sSra(g)nieri (*) » e affermazioni d'un'arditissima audacia quali: «na vorta eravamo boni a menà» . Le argomentazioni sono tipiche di quelle di un fascista che vuole far leva sul sentimento nazionale per dare una patina di legittimità  al suo discorso arrogante ( «si usciamo perdemo noi, perdete voi cciornalisSi, perde l'Italia» ). Il sentimento "patriottico" è, in tal caso, spesso connesso alle vicende calcistiche degli undici in maglia azzurra che riaffiora a fasi alterne, anche se per la stampa nazionale, come il CorSera , è solo indice di uno che, allenando a TBM, ha «le spalle robuste» . (!) Come dire: «dai, è ovvio

Dissidenza

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La foto me l'ha scattata un'attivista di borgata finocchio, dell'associazione Collina della Pace. Ha detto  che l'avrebbe chiamata Dissidenza , così per scherzo. Ma in realtà neanche più di tanto: portare una bandiera della pace a fianco ad un monumento dei caduti militari è certo dissidenza.  Sono stato molto felice d'aver partecipato alla  contro manifestazione del 4 novembre a Finocchio: i ragazzi erano attenti e chiedevano, interagivano, ponevano domande. Sperando non si guastino nel corso degli anni: le scuole medie sono un momento complicatissimo, di crescita impetuosa e di inconsapevolezza di se stessi e del mondo. Poche righe, più avanti scriverò qualcosa in più sul contro 4 novembre .