domenica 10 luglio 2022

Groenlandia, al via i campionati locali

 La foto a corredo dell'articolo è stata scattata da Bruno Josefsen © e rappresenta Nuuk con alle spalle la montagna più caratteristica della Groenlandia e della sua capitale: Sermitsiaq

Ci siamo, è arrivato il momento dell'anno in cui la nazione più a nord del planisfero scalda i motori per prepararsi a disputare uno dei più brevi campionati del globo. Il più piccolo tuttavia, che in un certo qual modo è anche "breve", è quello delle Isole Shilly, in cui si fronteggiano solamente due squadre i Woolpack Wanderers ed i Garrison Gunners che si incontrano per ben 17 volte nel corso del "campionato".
Ma questa è un'altra storia (che potreste leggere cliccando qui, qualora ne abbiate voglia).

A sinistra Jonas Hansen (47 anni), a destra Nemo Thomsen (14) fonte foto: NBU - Nuuk Boldspil Union GM 2019 ©

Ma torniamo a noi, torniamo alla Groenlandia e al suo GM Championship, cioè la massima serie calcistica maschile dell'isola più grande del Mondo. Superlativi a parte, il campionato di calcio della Groenlandia dura poco più quindici giorni (se si prendono in considerazione anche le fasi locali).
Stanno per partire i tornei delle municipalità (cioè le fasi locali di cui sopra) così come anche quelle dei campionati giovanili (under 15).

Vecchi e giovani, juniores e seniores
Per comprendere pienamente quel che significa il calcio groenlandese bisogna saper astrarsi dalla quotidianità del calcio milionario, degli stadi vuoti, di pay-tv, dei giocatori considerati vecchi alle soglie dei trent'anni: i limiti di età in Groenlandia, semplicemente, non esistono. Nell'edizione del 2020, in una partita fra K-45 e N-48, si sono affrontati il più vecchio e il più giovane calciatore del campionato: Jonas ‘Kidi’ Hansen e Nemo Thomsen, segnando l’uno il gol della bandiera e l’altro una tripletta, in una partita che ha avuto ben poco da dire terminando 1-13 per il N-48 (Nagdlunguaq della città di Ilulissat), compagine arrivata in finale e sconfitta per 2 a 0 dal B-67.
Jonas Hansen, il più vecchio, ha disputato la partita a 47 anni e 357 giorni mentre Nemo Thomsen, il più giovane ne aveva da poco compiuti 14: due mondi a confronto, sebbene provenienti dallo stesso paese, dato che Hansen ha sempre giocato per la polisportiva del suo paese (Qasigiannguit, insediamento della Baia di Disko che conta poco più di mille anime) e, nonostante il blasone del Nagdlunguaq, per il Kugsak-45 l’importante era essere presente alla fase finale. Dunque ecco che si sbriciola, in un certo qual modo, la rigida divisione fra underseniores sopra accennata.

Partecipazioni e assenze
Un campionato per tutte le età, verrebbe quasi da dire, in cui il vero risultato, per la verità, è quello di scendere in campo. Ovvero: organizzare la squadra e farla partecipare ai tornei locali che determineranno, successivamente, la presenza o meno di questa o quella compagine alle fasi finali da svolgersi a Nuuk.

È bene infatti ricordare come molte delle squadre del paese si trovino a migliaia di chilometri di distanza dalla capitale (Nuuk), luogo in cui si svolgono le fasi finali, cioè il torneo vero e proprio del campionato: non è sempre facile per le società, ad esempio, di Uummannaq o Tasiilaq poter prendere parte alla competizione.

Kommunikatsiya e organizzazione del campionato
Nonostante i ripetuti tentativi di entrare in contatto con la federazione groenlandese di calcio, e sebbene ci sia stato un minimo contatto collaterale con la federazione locale di Nuuk, non sono stato in grado di reperire alcuna informazione a riguardo in lingua inglese.
Il post pubblicato su Facebook dalla federazione groenlandese di calcio che annuncia le squadre partecipanti, nonché le competizioni locali dell'imminente campionato, è tutto in lingua locale (kalaallisut).
Tuttavia, grazie al contatto con il fotografo Bruno Josefsen, la cui foto campeggia come immagine principale dell'articolo, sono riuscito a venire a capo della situazione e a capire come il campionato si terrà «nella trentaduesima settimana dell'anno», cioè dal 9 al 15 agosto.
Al momento hanno annunciato la loro partecipazione le seguenti squadre:

Le squadre sono state elencate specificandone la città di appartenenza e, per quelle che sono riuscito a trovare, ho inserito anche il logo. Rimando, tuttavia, all'imponente e certosino lavoro svolto da Riccardo D'Agnese proprio riguardo loghi e mappatura delle squadre del calcio in Groenlandia.

Nagdlunguak-48 (logo) - Ilulissat
N-71 (logo) - Nuussuaq.
UB-83 (logo)- Upernavik
Eqaluk-56 (logo) - Ikerasak
FC Malamuk (logo) - Uummannaq
I-69 - Ilulissat
G-44 - Qeqertarsuaq
T-41 (logo)- Aasiaat
FC Aqisseq - Kangaatsiaq
SAK  (logo) - Sisimiut
Aqigssiak (logo) - Maniitsoq
GSS (logo) - Nuuk
B-67 (logo precedente e logo aggiornato)- Nuuk
IT-79 (logo) - Nuuk
FC Nuuk - Nuuk
Nagtoralik (logo) - Paamiut
ATA-1960 (logo) - Tasiilaq
K-1933 (logo) - Qaqortoq
Eqaluk-54 (logo) - Tasiusaq

Fasi locali
Nella «ventinovesima settimana dell'anno» (cioè dal 19 al 25 luglio), come recita in kalaallisut il comunicato/post della federazione groenlandese di calcio, si svolgeranno le fasi locali del GM Championship. I clubs dovranno passare per il confronto locale, così suddiviso:

Municipalità di Sermersooq:
Nel territorio più vasto e importante della Groenlandia, quello che cinge da costa a costa l'intero paese ad eccezione della punta meridionale, nonché coacervo di contraddizioni perché comprensivo della capitale occidentalizzata Nuuk così come una delle città più povere (Tasiilaq), le squadre registrate sono le seguenti:

NÛK, GSS, B-67, IT-79, FC Nuuk, Nagtoralik. Le gare dovrebbero iniziare a disputarsi il 19 luglio, tuttavia non è stata fatta menzione alla squadra di Tasiilaq che, pareva di capire dal comunicato, era stata annoverata tra le partecipanti. Così come pure s'è riportato sopra.

Municipalità di Qeqertalik (Qeqertarsuaq)

Nel territorio della Baia di Disko, uno dei più suggestivi del paese, si fronteggeranno: G-44, T-41, FC Aqisseq.

Municipalità di Avannaa (Uummannaq)
Nella zona comunale di Avannaa (o spesso riportato Avannaata) si dovranno sfidare: FC Malamuk, N-71, UB-83, Eqaluk-56, I-69. Al momento la vera sorpresa è la presenza dell'N-71 di Nussuaq. La squadra non risulta abbia mai partecipato a competizioni locali ufficiali, ad eccezione per le amichevoli disputate periodicamente dalle varie squadre. Nussuaq, c'è poi da dire, è un villaggio di neanche 200 abitanti censiti (181, per la precisione, stando ai dati del 2020).

Municipalità di Qeqqa (Maniitsoq)
Nella zona comunale di Maniitsoq si registra la presenza di sole due squadre: Aqigssiak e SAK di Sisimiut.
 
Municipalità di Kujaataa
Nella punta meridionale e più a sud del paese, si scontreranno K-1933 e Eqaluk-54.
 
Trasmissione televisiva delle fasi nazionali
La KNR, cioè la tv pubblica della Groenlandia, ha già assicurato che coprirà l'evento delle fasi finali del campionato. Nuuk, così come altre realtà groenlandesi, ha prodotto uno sforzo considerevole nel corso degli anni al fine di adeguare i propri campi di gioco agli standard occidentali. Nella capitale, così come anche a Tasiilaq, il football pitch in erba sintetica ha soppiantato quello di terra (per chi volesse qui una testimonianza video della semifinale del 2015 disputata nel campo di Nuuk ora in syntex).

mercoledì 6 luglio 2022

Ci riprovo.

iPhone 3gs, il mio primo smartphone. Acquistato usato ricondizionato da  un tizio che me lo aveva venduto al centro commerciale di porta di Roma. Lo pagai 250€ quando già era in voga il 4. Praticamente un salasso: avevo appena terminato il terzo liceo classico (ovvero il quinto superiore). Poi, un turbinìo di nomi e codici, sistemi operativi che non ci sono più (Windows Phone), altri iPhone, altri Android, tentativi di modding andati abbastanza male. Inutile stare qui a commentare come questi strumenti ci abbiano completamente distorto la percezione del reale e stravolto l'esistenza, tanto in senso coercitivo-costrittivo quanto in quello della "comodità".

Tuttavia è proprio da questi fattori che questo post trae la sua ragion d'essere, così come il secondo tentativo.
Per cercare di dare lo scacco matto all'assuefazione e vivere un po' scomodi, scardinando il canone sopra accennato di comodità.

Primo tentativo

Due anni fa ho tentato l'esperimento di eliminare l'account Whatsapp e la connessione h24 tout-court. Tagliare il filo di netto e con necessario distacco. La conseguenza è stata la disconnessione, spesso, anche di alcune relazioni personali i cui contatti si sono allentati o, in alcuni sporadici casi, completamente azzerate. La motivazione dell'annullamento di alcuni rapporti è stata attribuita alla mia assenza sulla popolare applicazione di messaggistica istantanea e, di conseguenza il non poter essere contattabile immediatamente per qualsiasi genere di iniziativa o assemblea o evento in generale.

Non essere "online" significa(va) venire esclusi aprioristicamente.
Come a dire: sei tu che ti sei escluso, non è che posso perdere tempo a chiamarti. Non andrò a toccare la questione riguardo il contesto lavorativo perché, com'è successo, dichiarare la propria disconnessione ha fatto sì che venissi subissato da critiche, reprimende (non richieste) e rimbrotti morali spesso fuori luogo. Baldanzosi docenti di scienze motorie che ti invitano a "essere meno radicale" perché «è inutile ed è un danno arrecato al consiglio di classe non avere Whatsapp».
Ma questa è un'altra storia.
Messo da parte un po' di tardivo risentimento arriviamo al punto della questione.

Secondo tentativo

Ci riprovo. O meglio, stante la situazione per cui, a causa (letteralmente) di vari motivi mi sono trovato costretto ad avere nuovamente Whatsapp nel corso di questi due anni,  ho deciso di riorganizzare l'iniziativa personale: non ne cancellerò l'account e lo manterrò connesso alla sola versione web che, ora, è possibile utilizzare anche a smartphone spento o non connesso direttamente a internet.
Con me porterò lui.
Quindi, ecco, ad essere reperibile lo sarò senza dubbio, ma su Whatsapp lo sarò un po' meno.
Lo controllerò, interagirò e risponderò ma in dosi omeopatiche. Mitridatizzandomi il giusto, se possibile.

La disconnessione è un tema che mi seduce, se è lecito utilizzare questo termine, data l'evidente impossibilità di rimanere lucidi, distaccati, raziocinanti e sempre-connessi.
Riprovarci in modalità meno netta in termini di distacco con la connessione, seppur formalmente, è più che doveroso.

Ovviamente il blog continuerà, più di prima, ad essere vettore di post, polpettoni, articoli e via dicendo.