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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

"Progetto Comunista". Quella scritta nera in campo bianco si vide già 13 anni fa

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Chi mi conosce sa il mio essere quasi enciclopedico su alcune questioni partitiche e legate ad organizzazioni politiche, specie nella loro fase congressuale. Del mio nicchismo militante e del fatto che mi interessino questioni che proprio non raggiungono oltre 4 lettori. Qualche anno fa scoprii che esisteva un blog 'I simboli della discordia' con la mia stessa malattia, solo più orientata ai simboli di partito. Ho proposto loro un articolo e, dunque, lo ripropongo integralmente sul blog. Progetto comunista, il nome visto in Sardegna viene da lontano (di Marco Piccinelli) - http://www.isimbolidelladiscordia.it/2019/02/progetto-comunista-il-nome-visto-in.html Oggi pubblico un testo che ho ricevuto da Marco Piccinelli , giovane giornalista che collabora con varie testate (tra cui Pressenza) e segue questo sito, probabilmente condividendo la condizione di #drogatodipolitica che accomuna i suoi frequentatori. Quando ha visto comparire l'articolo sui contrassegni delle elezio

La famigerata lista di sinistra

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Quindi ci sono state discussioni fra Prc/Pap/DeMagistris/Frattaglie? Ma non mi dire!

Attendonsi proclami sull'italianità dell'Albania

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Karl Marx scrisse che la Storia si ripete due volte , la prima come tragedia e la seconda come farsa . La prima volta, a seguito della catastrofe della Prima Guerra Mondiale, la Storia si è manifestata in tragedia: in Italia si iniziò a parlare di vittoria mutilata e il sentimento popolare assomigliava a quello presente nei paesi sconfitti, nonostante il bel Paese  risultò vincitore.  I generali posti sotto processo dopo la disfatta di Caporetto, si convinsero del contrario.  I militari ritennero che la colpa era dei rossi : l'Italia era piena di socialisti e di pacifisti e se il clima era irrespirabile , certamente era colpa loro. Sarebbe stato utile del «bastone», come veniva chiamato allora. Anche Cadorna in una lettera indirizzata all'un tempo rivale Generale austriaco Konrad Krafft von Dellmensingen, all'indomani del delitto Matteotti, come «se allora [1915] ci fosse stato il governo forte di adesso [1925] sarebbe stata un'altra storia». Quella repressione arriv

Buon viaggio (primo), compagno Pasqualino

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Pasqualino.  Per me era il musicista e compagno Pasqualino, per altri il professor Ubaldini, come ho scoperto da Eros. Era il suo professore al Giovanni XXIII. Pasqualino è venuto a mancare oggi. È partito, oggi. L'ho conosciuto grazie a Davide con cui suonava nel progetto Migala. Quel gruppo per me rappresentava qualcosa di concreto e tangibile nella pratica musicale alternativa, il suono che creavano era davvero diverso rispetto a tutto quello che orbitava, e tutt'ora gira, attorno alla scena popolare e indipendente italiana. I Migala sono gruppo con cui ho avuto l'onore di suonare prima e dopo i concerti e con cui ho avuto il piacere di condividere momenti molto piacevoli della mia vita, in un momento in cui questa mi volgeva le spalle e sembrava essermi ostile. Davide si divideva fra i Migala e il quartetto/trio con me, Elena e Chiara. Una volta, in un concerto a Frascati, mi sono portato la pipa e avevo iniziato ad accendermela: ci siamo conosciuti meglio così, con Pa

Trump: «Conosciamo la nostra determinazione: gli USA non diventeranno mai socialisti»

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Non è proprio virale , ma poco ci manca. Si tratta del video in cui il Presidente Donald Trump,  durante un discorso al Congresso statunitense, afferma: « Conosciamo la nostra determinazione riguardo al fatto che gli Stati uniti d'America non diventeranno mai uno stato socialista ». La dichiarazione è datata 5 febbraio 2019 . Stesso giorno in cui è stata vandalizzata la tomba di Karl Marx a Londra .   Scrocianti applausi da parte di paffuti deputati americani, paciosi e soddisfatti dei loro supersize menu . Il socialismo, il comunismo, il marxismo e il leninismo incutono ancora una paura infinita nei confronti di coloro che detengono le leve del capitalismo e della democrazia liberale, ormai diventata segreteria gestionale di quel che viene definito dal capitale transnazionale. Nonostante tutto, mai come in questo periodo storico, le istanze di chi vorrebbe un mondo diverso, un mondo in cui tutti hanno pari diritti, doveri, dignità e libertà, sono rappresentate da organizzazioni po

La voce della coscienza [del capitale]

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Il riscaldamento globale non esiste, il lavoro è una roba novecentesca, la politica deve dialogare col mercato, la finanza è un'opportunità, gli stati devono "capire meccanismi altri", le donne possono anche tacere e possibilmente fare la calza, i migranti si lasciano morire. O meglio, possono pure arrivare qua, ma devono accettare il lavoro nero. Sei l'ultimo arrivato, qua stiamo messi malissimo, dunque o «questa minestra» o «te la butto dalla finestra». Però, tranquilli, davvero, non c'è da allarmarsi: i consumi riprenderanno, il lavoro tornerà, a condizioni di mercato - chiaro -, il Pil avrà l'impennata che lo farà tornare a livello 0 (che è pur sempre un numero neutro, senza quegli orpelli di + e - che ne condizionano la quantità e la qualità). Tutti saranno accontentati e chiunque potrà vivere serenamente in armonia. In armonia di mercato. Voi dovete solo cercare di consumare più dell'anno precedente. E morire in fretta, possibilmente.  Che non è che

Caporetto - Barbero

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In loop da giorni

(S)connessi

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Il post parte con una premessa che, in realtà, è un'ardua ammissione della propria debolezza: posseggo uno smartphone, lo tengo praticamente sempre connesso a internet con la sua rete 4G, ogni tanto senza la localizzazione, ma  una tantum . Dirsi sconnessi , al giorno d'oggi, è già un atto rivoluzionario nei confronti di se stessi: staccare i dati del proprio smartphone e lasciarlo a posto sul tavolo o sul comodino, distogliendo lo sguardo e concentrarsi su un qualcosa di differente è difficilissimo. La mancanza di concentrazione, la conseguente perdita di memoria , è un disturbo molto diffuso tanto fra i giovanissimi quanto tra i meno giovani e la cosa inizia ad essere preoccupante.  Nonostante non sia propriamente un cattolico, mi corre l'obbligo di citare un passo dell'ormai celeberrima Enciclica Laudato si'  di Papa Francesco:  «I grandi sapienti del passato, in questo contesto, correrebbero il rischio di vedere soffocata la loro sapienza in mezzo al rumore disp