Primarie coalizione Pd. Azuni scioglie le riserve

Il numero dei candidati alle primarie di coalizione per la carica di sindaco di Roma sale: la consigliera di Sel esce allo scoperto e annuncia la sua candidatura.


“Sono l'unica consigliera, nonché capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà, che partecipa alle primarie: conosco la macchina da dentro, le criticità e i suoi bisogni”. Così la consigliera uscente Azuni , durante la conferenza stampa convocata nella giornata di ieri, scioglie ogni riserva e si candida ufficialmente alla “porpora” di sindaco di Roma Capitale.

La sala della conferenza stampa, convocata dalla consigliera comunale uscente, era gremita di associazioni e rappresentanti di cittadini, donne, collettivi: quelle stesse associazioni e coordinamenti di cittadini che circa tre settimane fa chiedevano la sua candidatura alla Casa Internazionale delle Donne . “ Perché non una donna sindaco di Roma? ”, così le donne si sono mobilitate ed hanno cominciato a raccogliere firme su firme che si sono poi tradotte nella candidatura per le primarie del centro sinistra romano. Gli interventi della società civile si sono alternati a quelli di candidati come Simonetta Salacone , Giuliana Sgrena ed Elettra Deiana che hanno sostenuto la candidata donna nella sua corsa a sindaco di Roma.
Presente anche Francesca Koch della Casa internazionale delle donne, Gabriella Maggiulli dell'associazione Bibli, Fabrizio Bartoccioni di Vertical – Fondazione Italiana per la cura della paralisi, Roberto Costanzi dell'Associazione malati di reni, Cesare De Blasio del C.d.Q. Piccoli proprietari P.P. Nucleo “O” n. 51 “Infernetto – Macchione” e Francesco Marchizza del Comitato Promotore Parco della Cellulosa.

La consigliera uscente è passata all'attacco della presente giunta tuonando contro il sindaco Alemanno: “ Roma non ha più bisogno di promesse , di logiche clientelari e di scandali, ma di etica e di persone competenti che si assumano precise responsabilità per il bene comune e che agiscano per la legalità, la sicurezza e contro tutte le mafie”.
Stilettate su stilettate alla giunta di centrodestra dal momento che, il compito della nuova giunta secondo l'Azuni sarà “ spostare l’attenzione dai poteri forti al sistema dei diritti : servizi sociali e alla persona, ai diritti civili, al lavoro, alla casa, alla salute, all’istruzione, alle opportunità per le donne e per i giovani, alle politiche ambientali e di valorizzazioni di una nuova Roma”. Tornare allo “spirito e rendere reale il sogno interrotto di Luigi Petroselli , il più grande e umano sindaco di Roma”, così chiosa la consigliera uscente.

Il primo scoglio da superare, come già detto, sono le primarie dal momento che i candidati iniziano ad essere un numero importante: la candidatura della Azuni si va ad aggiungere a quelle di Nieri (Sel), Sassoli (Pd), Marroni (Pd), Prestipino(Pd), Gentiloni(Pd), Bianchi e Di Tommaso (Psi).

Primarie centrosinistra per la candidatura a Sindaco di Roma: il punto dopo quattro mesi di nomi - Oltremedianews.com

Di candidati e candidature, di nomi che si impongono e di altri che tweettano, di uomini giusti per Roma e di donne che chiedono candidature.
Punto della situazione sulle primarie del centrosinistra romano. 

C'erano tempi in cui la certezza imperava in casa PD, tempi in cui c'era il candidato forte per Roma, in cui il nome del presidente della Provincia Nicola Zingaretti era sulla bocca di tutti. Già da parecchio, ormai, si dava per scontata la sua candidatura. Ma è proprio quando qualcosa si dà per scontato che accade qualcos'altro che rimette tutto in discussione. In questo caso, il fattore che ha fatto inceppare la “macchina della certezza” sono state le dimissioni di Renata Polverini.

Ad ottobre, dunque, iniziava il totonomi per la candidatura a sindaco nella tornata elettorale interna al centro sinistra di Roma, dopo che era stata archiviata la candidatura di Zingaretti, oramai quotato in Regione Lazio. Ad aprire le danze era stato David Sassoli, già telegiornalista del Tg1 ed europarlamentare in quota Partito Democratico. “Bisogna essere disposti ad accettare chi vince”, affermava a metà ottobre Sassoli, dato che mentre si imponeva come candidato alle primarie un altro nome entrava a far parte della lista: Umberto Marroni. 

All'interno del Campidoglio il Partito Democratico iniziava a prendere le parti di uno e dell'altro e il consigliere Ozzimo affermava: “Il prossimo sindaco deve essere una persona con una forte esperienza, deve conoscere la macchina amministrativa alla perfezione e deve aver svolto un percorso al suo interno”. L'on. Monica Cirinnà faceva eco ad Ozzimo affermando come Marroni rispondesse perfettamente all'identikit tracciato dal suo collega. 

Poi arrivavano altre candidature: Mario Adinolfi si candidava con un “tweet” e affermava di voler fare di Roma “una città sinonimo di futuro”; Patrizia Prestipino, ex consigliere del XII municipio ed assessore alle politiche dello sport e del turismo, tappezzava la Capitale di manifesti con lo slogan “L'uomo giusto per Roma”; in ultimo, Gentiloni era il candidato che, parafrasando il sito di “huffingtonpost.it”, poteva portare equilibro tra le sfere ex Margherita e componenti ex Ds. 

Inoltre c'erano, e ci sono il giovane candidato dello PSI Mattia di Tommaso e, in quota Sinistra Ecologia Libertà, Luigi Nieri. Nel frattempo è passata molta acqua sotto ai ponti: Adinolfi ha lasciato il Partito Democratico per per aderire al progetto del premier-tecnico uscente “Scelta Civica – con Monti”; il nome di Marroni, assieme a quello di Gasbarra, è quasi del tutto tramontato per far posto ad un più certo Gentiloni e, last but not least, in casa Sel anche Massimiliano Smeriglio, lanciato verso la Camera, abbandona la corsa per la “porpora” di Roma Capitale. 

Tutti uomini, soltanto una donna candidata nel centrosinistra e quindi ecco la nascita spontanea di un comitato che ha raccolto già 395 firme a sostegno della candidatura di Gemma Azuni a Sindaco di Roma. Nell'iniziativa “L'Etica in politica” svoltasi il 5 gennaio scorso, promossa dalla stessa Azuni per rendicontare coram populo il suo incarico istituzionale in Assemblea Capitolina, il comitato che chiede la candidatura del consigliere in quota Sel è uscito allo scoperto. In una nota la stessa Azuni scriverà poi che l’entusiasmo e la partecipazione che ha condiviso con i presenti all'iniziativa le hanno dato forza per continuare nella “battaglia politica che ben potrei condurre alla Regione dove la mia competenza porterebbe ad occuparmi dei servizi alla persona, di quelli sociali, di ambiente, della salute dei cittadini e delle donne”. 

Le stesse donne che ora chiedono una sua candidatura a Sindaco di Roma: “È anche una battaglia dell’altra metà del cielo. Perché non una donna Sindaco di Roma?”

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