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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Libertà di stampa in Italia, il monopolio del Capitale *

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La notizia è del 30 novembre [2019]: John Elkann starebbe tentando la scalata nel gruppo Gedi.  La Cir group spa (Compagnie industriali riunite), holding della famiglia De Benedetti, ha confermato : «Ci sono in corso discussioni con Exor [la holding lussemburghese degli Agnelli-Elkann] per una possibile operazione di riassetto», oppure come ha scritto «Repubblica», quotidiano di punta del gruppo , «la holding Cir è in trattativa con Exor per vendere la quota di controllo di Gedi». Senza contare il fatto che John Elkann è già vice presidente del gruppo. Le vicende familiari di due lignaggi del tutto rilevanti del capitalismo italiano si riflettono sulle sorti dell’informazione nazionale. Non c’è ancora nulla di certo, se non una fase di profonda interlocuzione tra le parti, cominciata - a quanto pare - a causa di litigi familiari dei De Benedetti. Secondo la ricostruzione del «Messaggero», oltre al tentativo di scalata degli Agnelli-Elkann ci sarebbe anche l’interesse di più parti

Lo sfruttamento nel carrello della spesa *

Il tema dell’analisi della produzione e della filiera che sta dietro ad un certo prodotto che mettiamo nel carrello quando decidiamo di recarci presso un supermercato della Grande distribuzione organizzata (Gdo), è già stato sviscerato e problematizzato da diverse pubblicazioni scientifiche e della pubblicistica. Tra di essi c’è certamente da segnalare il valido e puntuale saggio di Fabio Ciconte e Stefano Liberti, pubblicato quest’anno. Entrambi giornalisti e saggisti, hanno dato alle stampe per Laterza il volume denominato   Il grande carrello - chi decide cosa mangiamo , andando ad indagare il comportamento pervasivo della Gdo nelle abitudini alimentari delle italiane e degli italiani. Tra le questioni sviscerate con dovizia di particolari vi è quella dell’illusione del consumatore che acquista un prodotto marchiato dalla grande catena presso cui si è recato per fare la spesa con l’illusione che sia un qualcosa di diverso da quello poco distante sull’altro scaffale. « Finiamo   - si